U Barba, lo zio in genovese. Una bocciofila con cucina, o meglio, un ristorante che ha rilevato una vecchia bocciofila di quartiere e che ha saggiamente deciso di tenerla. Un posto esteticamente molto gradevole, ben studiato e accogliente. Qui tutto è di recupero e proveniente da mercatini, sembra abbiano svuotato la cantina della casa della nonna.. o dello zio. Bella in particolare l’idea del tavolo centrale che ricorda quello di una mensa e che offre l’occasione di mangiare tutti insieme a famiglie numerose o a sconosciuti socievoli. Altra menzione speciale per il frigo davanti alla porta d’ingresso, dove vengono tenute al fresco le bottiglie: è bellissimo.
C’è tanto da vedere qui e tanto da mangiare. In un’atmosfera che ricorda il mare, fra bianco e azzurro, con tavoloni di legno decorati con bouquet di piantine di basilico e piante d’ulivi all’esterno, inizio a mangiare la focaccia mentre leggo il menù. Morbida, delicata, bella unta. Sembra di mangiar ciliegie, un pezzo tira l’altro.
Di solito scelgo sempre il baccalà fritto per antipasto ma, ahimè, questa volta non c’è. Mi si è spezzato il cuore. Non ho trattenuto un noooooo di delusione, ma a settembre farò un altro tentativo, era troppo buono per rinunciare così. L’ho provato in due versioni diverse, o meglio, accompagnato con una salsina di olive taggiasche e, se non ricordo male, pezzettini di pomodoro, mentre l’ultima volta (quella del Fuorisalone 2012) era insieme alla salsa verde, a base di prezzemolo. Preso un pezzo, intinto nell’accompagnamento, morso, chiuso gli occhi mente faceva crac, caldissimo e croccante. Capite?
Come primo ho provato sia la lasagna al pesto che le trofie. Sono piatti sostanziosi e, soprattutto nel caso delle trofie, presentati in porzioni pantagrueliche. Non sono proprio mai riuscita a finirle, ma ho sempre apprezzato. Se riuscite a passare al secondo, vi consiglio il polpo con patate, pinoli e olive. Presentato come un granchietto argentato, ha un aspetto curioso, poi una volta scartato, un gran profumo. Non avete già l’acquolina? A questo punto manca il dolce. Ebbene, per me sempre e solo crema bruciata. Anche la crosta di zucchero fa crac e ricopre questa crema morbidissima di vaniglia che sa di scorzetta di limone. Ah, che buona!
Se avete bisogno di un po’ di movimento dopo mangiato, perché non provate una partita a bocce? Col sole a picco vi dimenticherete di essere a Milano e cercherete nel cielo i gabbiani e.. ops. No, non siete mai partiti, la Liguria è lontana, ma la vista sul retro della case vicine ha un che di poetico, no?
U Barba via Decembrio 33 MM3 Corso Lodi tel +39 02 45487032 www.ubarba.it info@ubarba.it Aperto sia a pranzo che a cena, chiuso il lunedì Lo trovate anche su Facebook: https://www.facebook.com/pages/U-Barba-Osteria-Genovese-e-Bocciofila/206902282662317
Davvero bello questo posto, finalmente un luogo accogliente. Pare che il minimalismo degli anni passati e le oscene sedie di polirattan siano stati finalmente archiviate. Ho visto molti locali nuovi arredati con questo stile costruito con mobili recuperati ai mercatini.
Un posto così ti fa sentire a casa appena entri, sarà anche perchè ormai molte case sono arredate con mobili di recupero 🙂
Posto e cucina meravigliosi, una grande scoperta anche per me. Apsetto di provarlo in estate per godermi il patio!
Buono, eh? Ci torno sempre volentieri, specialmente con la bella stagione 😉