Non ricordo esattamente quando sono stata a vedere il Palazzo della Regione Lombardia, ma ricordo che faceva freddo e che c’era una fila chilometrica per salire sù in cima a vedere Milano dall’alto. Ricordo anche delle scene un po’ ridicole di gente che cercava di passare avanti scavalcando la fila con un’espressione di assoluta ingenuità, quando un secondo prima ti aveva dato uno spintone.. Il picco di civiltà è stato toccato da due ragazze che hanno accelerato il passo quando ci hanno visto arrivare e che, nonostante si siano messe praticamente a correre (!), sono state battute sul tempo con tutta calma. La loro piccola vendetta è stata quella di aver preso l’ascensore prima di noi, con l’aria compiaciuta di chi alla fine ce l’aveva fatta. Mah.
Stranezze a parte, ecco un particolare dell’edificio, un’avvolgente onda vetrata..
I don’t remember exactly when I’ve been to see the Palazzo della Regione Lombardia, but I remember it was cold and there was a super long cue to get to the viewpoint to see Milano from above. I remember also some pretty ridiculous scenes of people trying to avoid the cue with an absolute candid expression on their face, even when they just gave you a violent push ti pass ahead..
Oddity apart, here’s a detail of the building, a huge glass wave..
Gli italiani e le code… ecco una cosa che non mi manca 😀
quello che mi sconvolge ogni volta è che si parla di adulti
eh i bambini devono pur imparare come si fa 🙂
i bambini infatti ti guardavano malissimo se eri davanti a loro, sicuramente sotto suggerimento dei genitori 😀
Ah, le code!!! C’è chi ti darebbe volentieri un calcio negli stinchi per scendere prima di te dal treno…
Comunque… non ho ancora avuto il piacere di vedere dal vivo questa new entry… come la trovi? Scommetto che alcuni prof. del Poli la troverebbero orribile o per lo meno molto poco milanese… 😉
La zona è stata completamente stravolta, hanno ammassato quanti più edifici possibile, che oltretutto non dialogano minimamente fra loro. Mi viene una gran tristezza soprattutto se penso all’Isola, ma spero che il parco previsto riduca i danni di questa corsa al cemento. Certo è anche vero che non era accettabile lo stato d’abbandono in cui versava l’area, ma questo progetto mira a una residenza di estremo lusso senza tener conto dei quartieri in cui si inserisce e al traffico che gli uffici contribuiranno a portare in zona. Vedremo, cosa ti devo dire, avremo chiara la situazione una volta terminati i cantieri e tornati alla normalità. Tu cosa ne pensi, mia cara?
E del, se possibile, peggiore.. City Life?
Non dialogano fra loro e non dialogano con il resto della città. Trovo questi nuovi grattacieli così freddi! Mi chiedo anche io come sarà la zona una volta terminati i lavori. Popolata in settimana quando gli uffici sono aperti e vuota di sera e nei fine settimana? Ci saranno dei negozi? Solo grandi catene, dove trovi le stesse cose che puoi comprare in qualsiasi altra città europea? Qualcosa di pubblico oltre al parco? Non voglio nemmeno affrontare il tema dei prezzi degli appartamenti. Ridicoli, quasi un insulto. E quindi per finire: City Death più che City Life…