Lo splendido Palazzo Morando, di origini cinquecentesche e abitato nel corso dei secoli da diverse famiglie importanti, venne donato al Comune nel 1945 da parte di Lydia Caprara Morando Bolognini, l’ultima dei suoi proprietari. Insieme a Palazzo Moriggia – in via Borgonuovo 23- fa parte delle Civiche Raccolte Storiche, e oggi vi potete trovare il Museo di Milano, che attraverso una collezione di dipinti mostra le trasformazioni del tessuto urbano della città e i principali eventi storici che la coinvolsero: il Castello Sforzesco, l’isolato del Rebecchino, l’arrivo di Garibaldi, le Cinque Giornate, Largo Corsia dei Servi, le passeggiate sui Bastioni, i Navigli ora interrati, e molto altro. Un viaggio nel tempo da fare con estrema calma e, se possibile, con l’aiuto di una guida che sappia leggere al meglio queste testimonianze del passato.
Oltre alla Pinacoteca, sempre al 1° piano, sono state restaurate le stanze settecentesche dell’appartamento Morando Attendolo Bolognini, che si affacciano su via Sant’Andrea, ripristinandone l’allestimento originario secondo i caratteri delle dimore nobiliari dell’epoca.
Dal 2010 il Palazzo è diventato anche sede della collezione Moda e Costume di Milano, raccogliendo e mostrando a rotazione gli abiti del guardaroba civico, sia facenti parte dell’abbigliamento popolare che dell’alta sartoria, per un totale di quasi 6.000 pezzi, conservati in precedenza al Castello e, purtroppo, allora non esposti al pubblico.
Vi lascio con alcune foto della corte interna, pulita e ben tenuta, con dei particolari che sembrano disegnati a carboncino. Per chi segue assiduamente il blog, un paio di immagini vi saranno già note, ma sarebbe stato un peccato non riproporle nel loro contesto, no? Se poi vi chiedete il perché del colore e poi del bianco e nero, è semplicemente perché mostrano due anime diverse e bellissime di questo palazzo, fra cui non ho saputo scegliere.
Palazzo Morando Via Sant’Andrea, 6 – 20121 Milano
Prima di leggere questo blog non sapevo nemmeno che esistesse Palazzo Morando… ignorante io o poco pubblicizzato lui? Più probabile la prima mi sa…
Ma no, figurati, è una delle bellezze di Milano forse non proprio notissime. Vale la pena andarci, però, e poi di fare una passeggiata fra le vetrine dei dintorni. Anche il Bagatti Valsecchi è una presenza discreta lì vicino. Decisamente più conosciuto, ma forse un po’ sottovalutato dai milanesi, così poco abituati a concedere un complimento alla loro città.