Questo bellissimo rudere, perché di questo di fatto stiamo parlando, l’ho fotografato un paio d’anni fa camminando dietro all’ex stabilimento della Richard Ginori che si affaccia sul Naviglio Grande e che viene delimitato da via Morimondo. Si trova in via Watt, al 39, e conserva tutta la sua semplice bellezza. Presumibilmente questa storica azienda di ceramiche, di cui pochi giorni fa è stato decretato il fallimento, aveva pensato di dotare lo stabilimento di servizi per i dipendenti, fra cui il Giardino d’infanzia. Non ho trovato informazioni, forse qualcuno di voi ne ha? Penso con tristezza a un pezzo della storia della ceramica italiana che se ne va, a cui hanno partecipato anche molti nomi del design a partire dagli anni ’30 fino a oggi, e spero di poter fare presto una gita al Museo della Manifattura di Doccia di Sesto Fiorentino, che conserva e testimonia l’arte della lavorazione e della decorazione della porcellana.
Milano, Giardino d’infanzia Giulio Richard – via Watt 39
Milano, Giardino d’infanzia Giulio Richard – a colori
L’ennesimo rudere, l’ennesima tradizione italiana che sparisce nella (quasi) totale indifferenza. Come siamo arrivati a questo punto?
Finchè non decidono di buttarlo giù, va già bene che lasci la sua testimonianza, anche se da rudere.. Per la RG, che peccato, un gran peccato
non è un rudere – e’ l’asilo comunale dove va la mia bambina! lo hanno ridipinto qualche mese fa e ora hanno appena messo a posto il giardno interno.
Uh, passando di lì ogni tanto di sabato non pensavo fosse ancora utilizzato, era tenuto talmente male, almeno all’esterno. Sono felice di sapere che svolge ancora la sua funzione e sono curiosa di vederlo ritinteggiato di fresco. Grazie per aver scritto questo commento!
Andavo io nel 1981
E si giocava in giardino facendo rotolare i pneumatici delle macchine, e prima di entrare in giardino mi ricordo una fontana rotonda con dei pesci rossi all’interno, e sulla destra entrando nell’asilo c’era un pianoforte di color nero dove ci sedavamo per terra e cantavamo, con la maestra Renata, e una volta a settimana guardavamo con il videoproiettore i classici della Disney. Credetemi era BELLISSIMO………… Diverso dagli altri asili diciamo industriali, Il MIO era FAMIGLIARE che nostalgia tornerei adesso indietro.
Che bel ricordo Ruggiero, grazie per averlo condiviso! Che questo asilo fosse speciale lo si poteva vedere già da fuori, ma il fatto che sia in grado di suscitare ancora tanto orgoglio, lo rende vivo.