Un ricordo sbiadito dei navigli, di un sabato mattina prima che la darsena fosse di nuovo presentabile. Guardo in là, verso la periferia, perché la rinascita di questi canali dipenderà soprattutto da come verranno sistemati dove non c’è movida, dove la gente non va se non per un gelato favoloso o per diventar un canottiere o per fingere di essere in un paesino d’altri tempi. C’è un naviglio dove passano le macchine, dove le case si alzano e si ingrandiscono, dove i vuoti sono ancora vuoti.
Sogno allora un’armoniosa uniformità e il rispetto di tutti i cittadini che vivono lungo quest’asse. Vorrei non aver paura di uscire da Milano in bici, con lentezza, e mi sogno riparata dall’ombra di alberi che non ci sono, lontana da macchine che potrebbero circolare a una distanza maggiore dall’acqua, regalandomi silenzio. Mi immagino barchini e autobus acquatici per l’estate, che mi facciano vedere la ripa e l’alzaia da un’altra prospettiva, fin ben oltre il confine, toccando l’Adda e il Ticino.
Chi vuole sognare con me?
I navigli assonnati
Adesso non c’è più quell’aria di altri tempi, adesso la Darsena, come del resto un po’ tutta Milano, ha cambiato vestito. E’ più innovativa e sempre affascinante. cIAOO
Ciao Bea!
La darsena è migliorata senza dubbio, d’altra parte era diventata una discarica, ma è ben lontana dall’essere al suo meglio. Alcuni scorci fanno molto ben sperare, ma è il progetto in sé a zoppicare, per non parlare della realizzazione fatta senza troppa cura. Diciamo che è un buon punto di partenza 😉
In realtà parlavo dei navigli, del fatto che viene curata e uniformata gradevolmente la loro immagine solo dove ci sono i locali, nell’area già ricca e frequentata, mentre si potrebbe migliorarli “all’infinito”, lungo tutto il lungo il loro corso e pensando a come integrare del verde (che manca totalmente) e una migliore viabilità. Non sono cose che si fanno in poco tempo e con due soldi, per cui si dovrà pazientare a lungo, ma sarebbe proprio bello!! Diciamo che, mentre li guardavo dal ponticello e scattavo la foto, ho immaginato una Milano che non c’è, senza nostalgie, anzi, che valorizzi in futuro questa ricchezza e fortuna che abbiamo 🙂
Ciaooo! 😀
Sei proprio innamorata di Milano 🙂
Il progetto di riqualificazione della Darsena, pur con tutti i suoi difetti, ha restituito dopo anni di incuria e malgoverno uno dei luoghi simbolo di questa bistrattata zona della città. Mi auguro che il progetto di restauro della Ripa e dell’Alzaia non sia abbandonato nell’indifferenza 😛
Per i milanesi, i Navigi sono Milano, più di certe piazze centrali tanto curate e omaggiate 😉
Mi piacerebbe vivere/abitare lì, con le finestre che affacciano il dolce sciabordìo dell’acqua sulla secolare pietra 😀
Ciao
Sid
Ciao Sid,
sono d’accordo. È stata una gran festa riavere la darsena, basta fare un giro per vedere quanto sia amata. La si aspettava da tanti anni!!! Sembrava che la burocrazia l’avrebbe trasformata in un cimitero e invece è tornata, con acqua e una passeggiata nuova, frequentatissima.
Certe assurdità però non mi vanno giù e sarebbe bastato un minimo di testa e di controllo in più per riavere un luogo perfetto. È la mentalità di questi tempi: fare qualcosa, anche male, pur di non rimanere immobili e per dire di averci provato. Ripeto, sarebbe bastato così poco per fare il salto di qualità!
Abitare con vista sull’acqua non sarebbe male, di offerte ce ne sono. Poi mi inviti a fare una foto dalla finestra? 😉
Ciao!
IOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Grazie Pat, ti aspetto allora nel mondo dei sogni!