Nell’ultimo post ho accennato a questa incantevole chiesetta che si trova lungo il Naviglio Grande. A chi vive nei dintorni, immagino non possa che essere cara come un gioiello di famiglia, tanto bella da essere uno degli angoli più suggestivi dei canali e piccolo vanto di tutta Milano. Il minuscolo sagrato ospita qualche striminzito alberello nuovo, che fa tenerezza più che pena.. Me li ricordavo più rigogliosi, per questo ne parlo, ho la sensazione che abbiano sostituito quelli che avevo presente.
Ma torniamo a noi, a questo complesso di due chiesette. Ci potete arrivare camminando-pedalando-guidando lungo il Naviglio, o a piedi raggiungendola dal retro, attraversando i binari e passando sotto il ponte. Vi consiglio questa soluzione, perché la vedrete spuntare poco a poco e verrete accolti nella sua piazzetta seguendo la strada sinuosa di una vecchia Milano. Certo, per arrivare al retro dovrete imboccare una stradina dietro al Mediaworld di via Troya diciamo così, poco glamorous, ma fatta in una giornata di sole vi assicuro che è piacevole. Una raccomandazione: attenti alle macchine che escono dal parcheggio e a quelle che provengono dal Naviglio e che vogliono salire sul ponte carrabile che scavalca i binari della ferrovia.. arrivano a tutta birra!
Se volete sapere qualcosa di più sulla storia della chiesetta, vi rimando al suo sito.
Prima di dirigervi verso il centro o se siete di ritorno da una passeggiata esplorativa verso l’hinterland, vi consiglio di attraversare il ponticello pedonale. Se siete in bici, potete tranquillamente caricarvela in spalla e legarla dall’altra parte, davanti alla Gelateria della Musica. In questo post niente foto, solo un consiglio al volo. Per chi non la conoscesse ( = per chi è di fuori Milano ), fidatevi, è davvero ottima. La prima volta che ci sono stata, di ritorno da un matrimonio, ho preso cioccolato e pistacchio. Sì, ma quali? Date un’occhiata al loro sito e capirete. Per rimanere aggiornati sui gusti giornalieri, cercatela su Facebook e auguri, provate a resistere fin dopo il lavoro.
Chiesa di San Cristoforo sul Naviglio via San Cristoforo 3 http://www.chiesasancristoforo.it/ aperta dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 19.00
Qui Milano sembra quasi un paesino di provincia… un angolo stupendo!
Vero? È da cartolina. A questo proposito, presto vorrei inaugurare una nuova categoria di post..
Attendo con ansia la nuova categoria… curiosissima di sapere di cosa si tratta!
🙂 grazie, spero non ti deluderà
Ho comprato casa proprio di fronte alla chiesa di San Cristoforo al Naviglio. A maggio saranno 10 anni. Sembra di stare in paese e le mie vicine sono vecchie milanesi che parlano dialetto stretto. Una meraviglia.
È un angolo molto bello e molto milanese, sei fortunata. La casa è una tipica di ringhiera? Hai voglia di mandarmi una foto della chiesa vista dalla tua finestra? Se hai Instagram, puoi taggarmi, sono sempre lovelymilano 😉
Ciao!!
s.cristoforo per mè un luogo speciale..mi sono sposata qui e ogni volta che mi capita di passarci entro un secondo.
È bellissima, non c’è dubbio.
Se si riuscisse a liberare almeno parte dell’area in cui i binari di Porta Genova corrono lungo il naviglio, l’ideale sarebbe portarci la strada carrabile, e lasciare il passaggio libero per pedoni e ciclisti. Come mi piacerebbe passeggiare su sponde alberate, ombreggiate, senza rumore e senza rischi di venire investiti!
ps: che romantico un matrimonio a San Cristoforo!!!
belle le tue ideedi riqualificazione !
è un ‘area da varlorizzare, da poco hanno posato delle rastrelliere ma il traffico delle macchine è davvero molesto sopratuttto per i ciclisti, i runner e per chi passeggia tranquillamente. sarebbe bello chiudere il passaggio anche se già mi immagino i referenti dei club cannottieri insorgere.. sai quante persone si recano ai due circoli per fare sport in macchina??:) controsenso !
p.s sono arrivata in barca alla chiesina 🙂
Ahaha, una mia cara amica non si sposta se non in macchina, anche quando va alla canottieri (e vive a due isolati da lì).
Diciamo che chiudere del tutto non penso sia possibile, alla fine i capannoni lì intorno non sono dismessi e la gente ci lavora o ci va (vedi Pisotti) o ci abita. La riqualificazione si potrebbe fare solo spostando la strada carrabile, fino a quel momento temo vinceranno, come sempre, gli automobilisti. In questo caso non mi sento di biasimarli, bisogna trovare il modo di valorizzare i navigli al massimo, senza rinunciare all’automobile, è comoda, soprattutto in una zona così mal servita. Se posso sognare, allora renderei navigabile i canali, non solo a fini turistici, con barchine private e un servizio pubblico, che faccia da spola tra la città e la campagna..
ps: sempre più romantico!!! Da dove sei partita?