Come posso spiegarvi cosa significa questo posto per me? Sono cresciuta circondata da libri illustrati, ho sempre ricevuto tonnellate di pennarelli e matite per Natale, conservo ancora nell’armadio l’ultimo modellino di villa unifamiliare che ho fatto a 10 anni con il Lego, nel weekend i miei mi portavano alle mostre, prime fra tutte quelle di Munari, e vedo forme, visi e mondi in ogni pattern.
Lo Studio Museo Achille Castiglioni è l’ingresso in un universo passato ed eterno dove si respira la vita professionale e lo spirito di un progettista che tutti, tutti, tutti gli architetti e i designer di questo mondo (azzarderei anche gli industriali) avrebbero voluto conoscere di persona. Questo posto è un libro che parla di lui, un catalogo vivente dei prodotti che ha realizzato, una fonte d’ispirazione per chi è in continua ricerca di idee.
Non è un museo perché non è una gigantesca teca con tesori inavvicinabili, non vi impone di stare in silenzio e di tenere i dubbi per voi, è un posto che educa al progetto, al design e al bello, è stato ed è ancora un laboratorio artigianale di idee.
Non è un museo perché ha in sé una piccola parte della casa di molte persone, anche della mia. Le lampade sopra il tavolo da pranzo, quelle in salotto, quella che vedrei bene di fianco al divano e le 4 bellissime lampade che vedo ogni volta che vado a casa di una cara amica, regalate ai suoi dal nonno molti anni fa, che fanno parte dei ricordi e della vita della sua famiglia.
Non è un museo, perché tutto qui è vivo, tutto ti fa l’occhiolino e ti chiede di scoprire cosa c’è dietro alla sua storia, tutto può essere guardato e sfiorato con cura ma come se fosse a casa. È uno dei pochi posti di cui vado più orgogliosa perché è nella mia città, è nato e rimasto qui, non a Parigi, non a New York, ma a Milano, e questo la rende speciale. Il fatto che moltissimi, forse la maggior parte dei quasi 29.000 visitatori che è stato qui, fosse straniero, può solo farci riflettere sul ruolo che Achille Castiglioni continua a rivestire a livello internazionale e del potenziale d’attrazione che Milano e le fondazioni nate dagli storici studi professionali meneghini esercitano sugli appassionati. Non ne siete orgogliosi anche voi?
Da un anno lo Studio Museo, nato nel 2006 grazie agli eredi e a un accordo con la Triennale, è diventata Fondazione e si ripropone di continuare il lavoro d’archivio di progetti, oggetti, libri, riviste, disegni, foto, film e conferenze degli oltre 60 anni di lavoro di Achille Castiglioni e della sua collaborazione col fratello Pier Giacomo fino al 1968. Per 5 mattine a settimana avete la possibilità di visitare lo studio guidati da Irma o Giovanna, moglie e figlia di Achille Castiglioni, che non si limiteranno a parlare di date e nomi, ma vi riporteranno indietro nel tempo con veri e propri racconti e ricordi personali legati agli oggetti esposti. Ci saranno indovinelli, dovrete partecipare e dar sfogo alla vostra fantasia: cosa vi ricorda questa lampada? Perché qui c’è un buco? Perché è rosa?
Non preparatevi, non studiate, lasciatevi solo guidare dall’entusiasmo con cui verrete accolti e tornate un po’ bambini, perché il design è frutto di un lavoro serio, ma le idee nascono spesso dall’intuizione del momento e dal divertimento, e questo, qui si vede.
Fondazione e Studio Museo Achille Castiglioni Piazza Castello, 27 tel. 02 805.3606 fax. 02 805.3623 e-mail. info@achillecastiglioni.it sito. www.achillecastiglioni.it Si effettuano visite guidate solo su prenotazione, dal martedì al sabato, alle ore 10.00 – 11.00 – 12.00. La visita è di circa 60 minuti; sono ammesse fino ad un massimo di 20 persone per ogni ingresso. Per prenotazioni telefonare al numero 02.8053606 o mandare un’e-mail ad info@achillecastiglioni.it Il biglietto si acquista direttamente in sede. Intero: 10 € Ridotto: 8 € – per studenti delle scuole medie e licei Per chi sta ancora leggendo ho trovato questa chicca..
Mamma mia fraaaa che belle foto!!!adoro quella che hai messo, tra l’altro, come foto del profilo fb e quella precedente. Quella della lampada che ho anche io in casa! :)) S T U P E N D E !!!!!!!!!!!!!
Inoltre, bellissimo e pieno di trasporto e sentimento l’articolo. In cui, oltre alla passione che traspare dalle tue parole, hai ben sottolineato l’importanza che i nostri designer hanno e hanno avuto all’estero. Spesso, non ci rendiamo conto, di come noi italiani nel bene e nel male siamo visti fuori dai nostri confini. E l’idea che i ns designer e architetti siano cosi apprezzati dagli stranieri, dovrebbe far riflettere le nostre autorità a uscire dala mediocrità in cui ci troviamo, e finalmente investire risorse in progetti e architetti/desiger/etc., i quali potrebbero davvero rendere il ns paese pieno di meraviglie architettoniche. Abbiamo le capacità, abbiamo la storia industriale, abbiamo tantissimo. Ci manca solo il buon senso e il buon gusto tra le mura del governo, ovvero laddove si decide per gli interventi pubblici.
Peccato. Ci freghiamo sempre con le ns mani. Peccato, perchè il potenziale c’è.
Grazie di cuore a personaggi come CASTIGLIONI. Sono questi, gli esempi di cui dovremmo andare fieri. E io lo sono. Come te. E un giorno, non lontano. Parleranno anche di te, sorellina. Proprio come stiamo facendo di Achille….
:))
…ops… volevo scrivere ” un giorno non lontano, ( virgola non punto,mannaggiaa!) parleranno anche di te”…
sorry :))
Ahaha Cè, ma che dici? Magari diventassi anche solo un milionesimo dell’architetto che era Castiglioni! Sono contenta che ti siano piaciute le foto, questo posto è speciale per me, è come essere a casa. Peccato se ne siano accorti gli stranieri, mentre molti milanesi forse nemmeno sanno che abbiamo un tesoro in pieno centro città. Comunque, sono fiduciosa.
Hai visto la Snoopy che hai anche tu? Guarda che vengo e te la immortalo, con dedica, eh! 😉
Un posto magico (non solo per architetti e designer)!
C’è ancora tanto da imparare da Castiglioni!