Taste of Milano

Ieri sera ha inaugurato la terza edizione di Taste of Milano, un festival dell’alta cucina, dove è possibile assaggiare i piatti di alcuni degli chef più rinomati di Milano e non solo. Dal 3 al 7 giugno 2015 abbiamo l’occasione di scegliere fra i 4 piatti preparati da ciascun ristorante, per comporre un menù personale fatto di tanti assaggi, un bicchiere di vino e ottimi prezzi, se si pensa al tipo di cucina proposta, che vanno dai 6 ai 12€. Ogni sera si alterneranno 5 ristoratori milanesi diversi, mentre altri 25 saranno fissi per tutta la durata del festival, per un totale di 200 piatti cucinati in 5 giorni di Taste. Per partecipare è consigliabile registrarsi online, anche se è possibile presentarsi direttamente e farlo in loco. Prima di entrare vi verrà data una card da ricaricare di 5€ per volta durante la serata. Non chiedetemi perché gli euro si trasformeranno in ducati, in ogni caso il tutto è fatto per velocizzare le file agli stand e i pagamenti. Vista l’esperienza di ieri sera, vi consiglio di venire verso le 20-20.30, senza fretta e possibilmente in metro, soprattutto perché la carreggiata in via Tortona è stata ristretta di recente per la costruzione di una pista ciclabile che consente di percorrere questo piccolo imbuto sì contromarcia, ma seguendo un percorso assurdamente sinuoso. Fare due passi prima e dopo cena, non può che farci bene, no? La stazione di Porta Genova è vicina, basta scavalcare il ponte verde e percorrere via Tortona fino a superare l’incrocio (la rotonda) con via Bergognone. Oppure, potete scendere a Sant’Agostino, sempre con la verde, prendere il tram 14 fino a piazza del Rosario e girare in via Bergognone, proseguendo fino all’incrocio (cioè sempre alla rotonda) con via Tortona.

Ieri sera, una volta entrata e ricaricata la card, ho fatto un giro perlustrativo degli stand per vedere e ordinare qualche piatto. In realtà solo pochi esponevano le offerte della serata, forse perché era la sera inaugurale e non avevano fatto in tempo, in ogni caso è sempre bello poter avere un piccolo assaggio visivo di ciò che si mangerà. Per questo motivo ho molto apprezzato che Björk, una brasserie svedese in Porta Venezia, avesse i suoi bellissimi piatti nordici ben in vista, e che lo staff fosse pronto a presentarli. Ho scelto uno smørrebrød, un piatto in realtà di origine danese, una sorta di sandwich aperto fatto con pane, fettine di patate bollite, una senape all’aneto che ho trovato da urlo e un buonissimo salmone fresco, non affumicato. In realtà anche il resto dei piatti era invitante.. Che dite? Il tour è proseguito con il tuorlo e non tuorlo di Carlo e Camilla in Segheria: un piatto fantastico. Un’insalata fresca dove ogni singolo ingrediente era di un buono, ma di un buono, da non parer possibile. Qui vado a naso.. o a gusto, ma non sono sicurissima: dunque, il tuorlo non è un tuorlo. Mi sembra giusto, ci avevano avvertiti. Credo sia una carota, scavata all’interno, in cui c’era una cremina dal buonissimo sapore d’arancia. La glassa che avvolge la carota sembra davvero parte di un’uovo, ma dalla consistenza si capisce subito il trucco. Il tuorlo vero c’è, tranquilli, è sotto, nascosto, che condisce il centro dell’insalata. Qui, tra le foglioline verdi, ho trovato dei funghi, dei cetrioli (credo), della barba di frate, del cavolo rosso, della barbabietola e della cipolla. Ripeto, è una mia ipotesi. Comunque meritava. Moltissimo. Bravi! Avrei voluto assaggiare ancora qualcosa ma avevo un po’ caldo e ho optato per un gelato di Pretto, nocciola e cioccolato, bello fresco, che son riuscita a godermi persino seduta.

Ecco, se gli enormi spazi del Superstudio Più, che molti di voi conosceranno per il Fuorisalone, sono perfetti per accogliere e far circolare i tanti visitatori, forse mancavano un po’ di posti a sedere. Le isole di legno, decorate con erbette aromatiche che provvedevano a fare da separè per avere un po’ di privacy durante il pasto, sono molto gradevoli, gli sgabelli meno. Ma questa è una mia fisima. Tenete conto che scelgo il ristorante anche in base alla comodità delle sedie. Mangiare scomodi mi sembra una tortura! Una volta soddisfatta la fame potete optare per uno showcooking, o per una lezione di cucina, per un workshop o per una cosa che ieri non ho fatto ma che mi incuriosiva molto: un blind taste. Lo trovo molto divertente e, vista la qualità dei piatti, direi che si va sul sicuro, anche al buio.

Non vi auguro buon appetito perché il galateo non lo trova elegante, ma ci siamo capiti. Se andate in compagnia di 2-3 amici è l’ideale per passare una bella serata, magari pre o post cinema o visita al museo. In zona trovate il Mexico, storica sala dove il Rocky Horror Picture Show vive da decenni, il Ducale in piazza Napoli, L’Orfeo in via Coni Zugna, e poi le due novità più scintillanti degli ultimi mesi: il Mudec, museo delle culture progettato da David Chipperfield, e l’Armani Silos, che ho avuto il piacere di visitare poche settimane fa e che ho trovato meraviglioso. Ma per questo, dovrete aspettare un altro post..

ps: indovinate chi ha fato il bis? Vi presento la focaccia con ricciola affumicata, yogurt al pesto e olive di gaeta, del ristorante Esco, che ha aperto da poco qui in via Tortona. Un solo commento: buonissima!!

Ho provato anche i mondeghili con soffice di zucchine (e menta) e aria di pomodoro, del ristorante Trattoria del Nuovo Macello. Per chi non lo sapesse, i mondeghili sono delle tipiche polpette di carne meneghine. Molto buone!

E, dulcis in fundo, ho provato un gelato favoloso, cioccolato e pistacchio, di Cool Gelateria Naturale. Ha un solo difetto: non c’è un punto vendita a Milano. Male.

Taste of Milano – 3-7 giugno 2015 – al Superstudio Più, in via Tortona 27

Ingresso gratuito e piatti a 6€ – 12€

Orari: venerdì 4 giugno, ore 19.00-24.00  – da venerdì 5 a domenica 7, ore 12.00-17.00 e 19.00-24.00