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hidden treasures & short trips around the city

Cartolina n°78

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Toscanini – foyer del Teatro alla Scala – opera di Adolfo Wildt

L’anno scorso, nel foyer del Teatro alla Scala, ho scattato la foto di questo busto. Lo trovavo bellissimo, ma avevo deciso di non mostrarlo subito sul blog perché mi sarebbe piaciuto dedicare un post a questo magico teatro.

Me ne sono purtroppo dimenticata finché non sono andata a vedere la mostra dedicata ad Adolfo Wildt (1868-1931) L’ultimo simbolista, alla GAM. Sì, è un suo marmo, una di quelle opere che si trovano sparse per la città, un po’ al Cimitero Monumentale, un po’ sulle facciate dei palazzi, negli androni e negli interni dietro corso Venezia, qui a Milano.

Da assoluta profana dell’arte, posso solo dire che le trovo di una commovente intensità, tormentate, spirituali, piene di sentimento e talvolta di sofferenza. Dark, se volessimo usare un termine attuale. Con questo, spero di non aver fatto accapponare la pelle degli appassionati d’arte con le mie parole.

Se volete ammirare le sue opere, dopo esser state esposte a Parigi ai Musée d’Orsay et de l’Orangerie, sono visibili dal pubblico milanese fino al 14 febbraio 2016 grazie al contributo di UBS nell’ambito della partnership triennale avviata nel 2013 insieme alla GAM di Milano.

Se voleste cercarle invece nella sua Milano, che tanto l’ha amato e odiato allo stesso tempo, non c’è altro modo se non fare una lunga passeggiata: al Parco di Villa Reale (ospita la trilogia Il Santo, Il Giovane, Il Saggio), al Cimitero Monumentale (Edicola Giuseppe Chierichetti ed Edicola Körner, Monumento a Ravera, Monumento Wildt disegnato da Giovanni Muzio, Monumento a Ulrico Hoepli, Monumento Pistoletti o Casa del Sonno e la Sepoltura dell’avvocato socialista Cesare Sarfatti), in largo Gemelli (Tempio della Vittoria con la statua di Sant’Ambrogio), nel chiostro dell’Università Statale (si trova il modello in gesso della stessa opera), in via Sebelloni 10 sulla facciata di Palazzo Sola-Busca (uno dei primi citofoni della storia, realizzato a forma di orecchio), nell’atrio di Palazzo Berri Meregalli in via Cappuccini 8 (La Vittoria), a Villa Necchi Campiglio (Il Puro Folle) e, per l’appunto, nel foyer del Teatro all Scala (busto di Arturo Toscanini).

Se penso che era figlio del portinaio di Palazzo Marino, che ha studiato a Brera, che ha aperto una scuola privata e gratuita per insegnare a scolpire il marmo (fra i suoi allievi figurano Fausto Melotti e Lucio Fontana), e che si spense nella sua casa di via Sottocorno 3, non posso pensare a nessuno di più profondamente milanese di lui.

È possibile prenotare una visita guidata alla GAM e partecipare a un ciclo di conferenze, una delle quali si terrà oggi 14 dicembre 2015 a Villa Necchi alle 18. Le altre due saranno alla GAM alle 18.00 il 28 gennaio 2016 e il 4 febbraio 2016.

Vi lascio con una foto che avevo messo su Instagram dopo la conferenza stampa e la visita alla mostra. Che dettagli!

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3 commenti su “Cartolina n°78

  1. Maurizio Vagnozzi
    14 dicembre 2015

    Riesci sempre a darci dei particolari nascosti che sono spettacolari: brava!

  2. Maurizio Vagnozzi
    14 dicembre 2015

    Ah, se sei a milano tra natale e capodanno ti offro quel cappuccino/bicchiere di rosso che ci siamo persi un po’ di mesi fa …

    • lovelymilano
      15 dicembre 2015

      Oh Maurizio, grazie mille, di cuore.

      Dovrei essere a Milano, sì, e mi farebbe molto piacere vederti. A presto!

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